TOKYO-2016

Engyon sive urbem Traynam

  • Photographer
    Pietro Calabrese

Heaven, Earth, stone, endless colours always iridescent in the alternating seasons constantly modulated by the sharp powerful wind song. Water,clouds,mountains,woods, invaded by ancient towns and old sacred monasteries still silently contemplating the volcano fire completely, willingly returning to nature. Qasba,Mezquita,stony parody of a favela, eternal combination of elements, of unpredictable town planning transformations, I’m wondering, absentminded through this fading, fragmentary mountain dream. Cielo, terra, pietra, luce ed infiniti colori, sempre cangianti nelle alternate stagioni e rimodulati costantemente dall’incisivo e vigoroso cantar dei venti. Acqua, nuvole, montagne e boschi, invasi da antiche città e da vecchi sacri monasteri che da sempre hanno contemplato silenti il fuoco del vulcano restituendosi poi volontariamente ed interamente alla natura. Qasba, Mezquita e petrosa parodia di favela, sempiterna combinazione elementale di imprevedibili trasformazioni urbanistiche, nel mio distratto vagare in questo evanescente e frammentario sogno montano.